di Roberto Arditti
Un fenomeno assai evidente nella società globalizzata è (paradossalmente) la tendenza sempre più diffusa ad organizzarsi in tribù.
Ci deve sorprendere tutto ciò?
Nemmeno per sogno, perché risponde ad un istinto profondo, ad un desidero di “identità”.
Il tema riguarda le passioni del tempo libro, come musica e sport, così come l’atteggiamento verso il lavoro, ma anche la vita sentimentale e familiare.
Può dunque la politica essere esente da tutto ciò?
Ovviamente no, anche se lo stato dell’arte porta con sé conseguenze di non poco conto.
Osserviamo cosa emerge da un dato appena “sfornato” da SWG, in particolare alla terza riga.
Qui vediamo le tribù esprimersi in tutta la loro voglia di non contaminarsi, di non fare i conti con la diversità: in ultima analisi di non perdere tempo.
Poiché questo sentimento è ormai prevalente dobbiamo farci i conti.
La politica è anche ascolto delle ragioni dell’altro.
Uno sport che sembra passato di moda, ma che andrà recuperato.
O saranno guai.