di Luigi Adriano Tonizzo
I dati di questa settimana indagati da SWG parlano di lusso, e lo fanno con un’analisi dettagliata dei beni più ricercati. È bene guardarli subito.
Su tutti ce n’è uno sul quale è a mio avviso interessante soffermarsi e sono le automobili.
Che i Boomers ne siano particolarmente affascinati non è una notizia. La macchina rimane infatti il simbolo di una generazione che ne ha fatto il più grande metro di valutazione sociale.
Come spesso accade, però, le nuove generazioni non si trovano d’accordo. Capiamoci, possedere oggetti di lusso piace anche loro, anzi piace ancora di più rispetto agli adulti. Ma delle auto non sanno che farsene.
È senz’altro presente un effetto ecologista da non sottovalutare che porta i giovani a vedere questi oggetti come l’icona di un sistema ambientale sbagliato.
Ma non basta. La verità è che l’automobile è scomparsa dall’immaginario delle nuove generazioni che preferiscono possedere oggetti pregiati purché siano facilmente condivisibili su Instagram scegliendo quindi ciò che è indossabile.
Forse è bene che i servizi di car sharing (e Bernard Arnault) prendano appunti.